Cassazione: Illegittimo il licenziamento senza applicazione del repechage.

In tema di licenziamento, la Corte di ha statuito l’illegittimità del provvedimento espulsivo intimato al lavoratore per giustificato motivo oggettivo, non essendo dimostrata l’impossibilità di adibire il dipendente a mansioni analoghe a quelle svolte precedentemente.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 12810 del 23 maggio 2013, ha precisato che la prova dell’offerta all’interessato di un’attività non subordinata, ma autonoma, esterna all’azienda e senza garanzie economiche, unitamente alla circostanza che ad altri dipendenti sono proposte alternative lavorative più valide, non assolve l’onere probatorio gravante sul datore riguardo l’impossibilità della ricollocazione del lavoratore.

Fonte: Seac News

Autore dell'articolo: Dott. Paolo Casini

Si è laureato nel 2010 in Consulenza del Lavoro, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Padova, con una tesi sulla pianificazione nella successione d’impresa.

Dal 2015 è abilitato all’esercizio della Professione di Consulente del Lavoro, collaborando con importanti Studi di Consulenza del Lavoro di Padova.

Nel 2016 ha conseguito un Master in Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e, sempre dallo stesso anno, collabora in qualità di autore con il portale FISCOeTASSE, per il quale realizza articoli di approfondimento legati a tematiche Giuslavoristiche.

Dal 2017 è inoltre titolare dello Studio Felsineo, Studio di Consulenza del Lavoro di Bologna.  

Si occupa principalmente di consulenza in materia di Diritto del Lavoro, Amministrazione del Personale, aziende del settore Edile e di Scuole Private.

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