In merito all’esistenza del rapporto di lavoro subordinato, la Corte di Cassazione non ha accolto la domanda di un addetto alle pulizie, anche se il teste ha confermato che questi ha lavorato tutti i giorni alla stessa ora, senza tuttavia ricordare con esattezza né l’esatta collocazione dell’orario, né il nome del datore di lavoro.
Infatti, la Suprema Corte, con la Sentenza n. 21820 del 24 settembre 2013, disponendo che è devoluta al giudice di merito l’individuazione delle fonti del proprio convincimento e, pertanto, la valutazione delle prove, conferma l’insussistenza del rapporto di lavoro.





