La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 21362 del 20 maggio 2013, ha sancito che il datore di lavoro che impiega lavoratori stranieri privi di regolare permesso di soggiorno non è soggetto a responsabilità penale, salvo il caso in cui vi sia dolo nella condotta del datore di lavoro stesso.
La Suprema Corte trae questa conclusione alla luce dell’art. 5 del DL n. 92/2008 (pacchetto sicurezza), stabilendo che “l’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale“.