News Lavoro del 10 Gennaio 2013

premi incremento produttività: Legge di stabilità 2013

La Legge 24.12.2012, n. 228, c.d. “Legge di stabilità 2013“, commi 481 e 482, ha introdotto “una speciale agevolazione” per la proroga dall’1.1 al 31.12.2013 delle misure, introdotte dal D.L. n. 93/2008, al fine di agevolare l’incremento della produttività del lavoro, le cui modalità attuative saranno definite da un apposito DPCM entro il 15.01.2013.

Le medesime misure saranno applicabili, con le stesse modalità, anche per il periodo 1.1 – 31.12.2014 entro il limite massimo di euro 800 milioni. In tal caso, il termine per l’emanazione del DPCM è fissato al 15.1.2014.

 

Srl semplificate: possibilità di inserire clausole derogatorie nello statuto

Con Parere 10 dicembre 2012, n. 43644, il Ministero della giustizia chiarisce che le Srl semplificate hanno la possibilità di inserire clausole derogatorie nel modello standard di atto costitutivo standard previsto dal Decreto Interministeriale n. 138/2012.

In particolare dal sopracitato Parere emerge che la disposizione contenuta nel secondo comma dell’art. 2463-bis c.c., relativa al vincolo dello statuto standard per le Srl semplificate, non può essere interpretata in modo da limitare l’autonomia negoziale dei giovani imprenditori a cui la norma è rivolta.

Non evade l’IVA la barca immatricolata a San Marino:

Con Sentenza n. 1172/2013 la Corte di Cassazione ha chiarito che nel caso di uso stabile in Italia di una barca immatricolata a San Marino non è configurabile il di evasione dell’IVA all’importazione.

In particolare, la Suprema Corte ha precisato che il mancato assolvimento dell’IVA non rientra nella fattispecie prevista dall’articolo 292, D.P.R. n. 43/73; inoltre, i Giudici di ultima istanza rilevano che il rinvio alle leggi doganali contenuto nell’articolo 70, D.P.R. n. 633/72 costituisce in questo caso un’analogia inammissibile.

 

Comunicazioni obbligatorie (CO): oggi entrano in vigore i nuovi standard tecnici

Si ricorda che stasera, dalle ore 19.00, saranno attivi i nuovi standard tecnici previsti dal Decreto Direttoriale n. 195 del 2 agosto 2012.

Dalla medesima ora, sarà attivo anche il sistema per l’invio del prospetto informativo on line, relativo al collocamento obbligatorio.

 

Cassetto previdenziale per i committenti della Gestione Separata

L’INPS, con il Messaggio n. 224 del 4 gennaio 2013, rende noto che dal 31 dicembre 2012, è disponibile, nei “Servizi on line”, il Cassetto Previdenziale per i Committenti della Gestione Separata.

Tale applicativo consente di:

  • visualizzare la posizione anagrafica dell’azienda;
  • accedere, limitatamente al persona fisica e al Legale Rappresentante, alla lista dei collaboratori;
  • visualizzare, limitatamente al committente persona fisica e al Legale Rappresentante, tutte le denunce Emens presentate;
  • visualizzare, limitatamente al delegato, le denunce Emens da lui inviate;
  • visualizzare il riepilogo dei versamenti effettuati;
  • gestire l’attività di delega all’accesso alle funzioni previste dal Cassetto Previdenziale a soggetto di propria fiducia, con le funzioni di inserimento e cancellazione di eventuali deleghe.

Licenziamento: il lavoratore che rifiuta la riassunzione ha diritto al minimo

In materia di licenziamento, la Corte di Cassazione ha chiarito che, qualora il dipendente venga licenziato illegittimamente ma rifiuti l’offerta di riassunzione da parte del datore di lavoro pochi giorni dopo, non potrà vedersi riconosciuta un’ superiore alle cinque mensilità minime stabilite dalla legge.

Nello specifico la Suprema Corte, con la Sentenza n. 356 del 9 gennaio 2013, ha precisato che il provvedimento espulsivo illegittimo comminato dall’azienda prevede sempre una sanzione a favore del prestatore, ma tale ultima somma dovrà essere ricondotta al minimo previsto, poiché il rifiuto del lavoratore alla riassunzione risulta idoneo a interrompere il collegamento tra licenziamento e danno.

 

Chiarimenti ministeriali in materia di diffida accertativa per crediti patrimoniali

Con la n. 1 dell’8 gennaio 2013, il Ministero del Lavoro fornisce chiarimenti interpretativi ed operative in materia di diffida accertativa per crediti patrimoniali prevista dall’art. 12, D.Lgs n. 124/2004.

Come noto, tale istituto è finalizzato a tutelare il dipendente a fronte dell’esistenza di crediti nei confronti del datore di lavoro. Nell’ipotesi in cui l’ispettore del lavoro accerti la presenza dei crediti in esame, diffida il datore di lavoro a corrispondere i relativi importi al lavoratore. Qualora il datore di lavoro non adempia alla diffida, quest’ultima costituisce titolo per l’esecuzione forzata.

Il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 1/2013, individua una classificazione dei cosiddetti crediti diffidabili. Da tale classificazione rimangono esclusi i crediti derivanti da premi di risultato/produzione o da un errato inquadramento contrattuale.

Fonte: Seac News
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Autore dell'articolo: Dott. Paolo Casini

Si è laureato nel 2010 in Consulenza del Lavoro, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Padova, con una tesi sulla pianificazione nella successione d'impresa. Dal 2015 è abilitato all'esercizio della Professione di Consulente del Lavoro, collaborando con importanti Studi di Consulenza del Lavoro di Padova. Nel 2016 ha conseguito un Master in Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale presso l'Università Ca' Foscari di Venezia e, sempre dallo stesso anno, collabora in qualità di autore con il portale FISCOeTASSE, per il quale realizza articoli di approfondimento legati a tematiche Giuslavoristiche. Dal 2017 è inoltre titolare dello Studio Felsineo, Studio di Consulenza del Lavoro di Bologna.   Si occupa principalmente di consulenza in materia di Diritto del Lavoro, Amministrazione del Personale, aziende del settore Edile e di Scuole Private.
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