La Corte di Cassazione con la Sentenza n. 1149 pubblicata il 21 gennaio 2014 ha escluso il risarcimento del danno al lavoratore che ritiene di essere “mobbizzato” da tutti i superiori gerarchici: è improbabile, infatti, che tutti i superiori abbiano un atteggiamento vessatorio nei confronti del lavoratore.
La Suprema Corte di fatto ritiene che il lavoratore sia affetto da manie di persecuzione, tesi avvalorata dal fatto che questi non è riuscito a provare in modo certo nessuno dei fatti contestati all’azienda, e questo fa cadere il ricorso proposto.
Lascia una commento