Contestazione dopo 30 giorni: licenziamento illegittimo |
Un dipendente falsifica un certificato di malattia per giustificare la propria assenza. L’azienda contesta il fatto allo stesso dopo i 30 giorni previsti dal contratto collettivo per l’esercizio del potere disciplinare. La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 6716 del 18 marzo 2013 ha stabilito che se la contestazione disciplinare dell’illecito avviene dopo 30 giorni dal fatto contestato, il successivo licenziamento operato dall’azienda è da considerarsi illegittimo. Nel caso in specie, la Suprema Corte ha ritenuto prive di fondamento le motivazioni addotte dalla società in questione, che aveva fatto leva sulla complessità aziendale, sul fatto che il lavoratore in questione, dopo il fatto incriminato, era assente per ferie e sul fatto che l’autorità giudiziaria stesse indagando proprio sui fatti contestati. |